mercoledì 18 febbraio 2015

Tre famiglie su quattro risiedono in una casa di proprietà: ecco l'identikit del grande amore degli italiani

Tre famiglie su quattro risiedono in una casa di proprietà: ecco l'identikit del grande amore degli italiani



Nonostante la crisi, la casa continua ad essere il bene per eccellenza delle famiglie italiane. Non a caso quasi il 77% dei nuclei familiari risiede in un'abitazione di proprietà. Per comprare una casa nel 2012 ci volevano in media 181mila euro, l'1,8% in meno rispetto al 2011.

Un popolo di proprietari di casa 
Secondo il rapporto "gli immobili in italia" presentato dall'agenzia delle entrate e dal mef, nel nostro paese tre famiglie su quattro risiedono in casa di proprietà. Si tratta esattamente del 76,6% dei nuclei familiari, con un picco al sud (82,1%) e un dato in linea con la media nazionale (74,5%) al nord. Meno case di proprietà invece nelle regioni del centro (72,8%).

Valore medio degli immobili 
Nel 2012 per comprare un'abitazione erano necessari in media 181mila euro, 1.560 euro al metro quadro, l'1,8% in meno rispetto al 2011. Se, invece di una casa, si voleva comprare un box, la spesa ascendeva a poco più di 20mila euro, 5.400 euro per cantine o soffitte.

Dimensione degli immobili 
La dimensione media delle abitazioni è di 116 m2, in leggera crescita (+1,5%) a livello nazionale. Le case mediamente più grandi sono in Umbria (133 m2) e le più piccole in val d'aosta (93m2). A Roma il valore medio di una casa è poco più di 380mila euro (oltre 800mila euro nelle zone pregiate), a Milano è di quasi 250mila euro (oltre 700mila nel centro storico) e a Napoli di circa 300mila.

Oggi è il momento giusto per comprare una casa
I prezzi non sono mai stati così bassi e il tormentone pubblicitario di un famoso agente immobiliare romano che fa "...il mercato immobiliare quando riparte non fa sconti a nessuno" è più che mai vero.
Quindi meditate ma non troppo!!!

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Marco Ricchi
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lunedì 16 febbraio 2015

Stai vendendo un immobile, sono venute tante persone, il prezzo di vendita è corretto, ma nessuno ti ha fatto un’offerta?



Come rendere più efficaci le visite per la vendita della casa

Stai vendendo un immobile, sono venute tante persone, il prezzo di vendita è corretto, ma nessuno ti ha fatto un’offerta?
Probabilmente il motivo potrebbe essere da ricercarsi nell’immobile stesso, ma non tanto nello stato in cui si trova (cioè non se è ristrutturato o meno), piuttosto in alcuni piccoli accorgimenti a cui forse non hai mai pensato di adottare. Non fartene una colpa, a volte non ci si accorge di cose che, con gli occhi di un esterno, sono ben visibili. Mi spiego meglio… Prima di OGNI visita (nessun appuntamento deve essere preso “sotto gamba”), il venditore deve preparare la casa per gli appuntamenti, facendo almeno TUTTE le cose che elencherò di seguito:
Atmosfera
  1. Far entrare luce, aprire bene le tende, aprire tutte le tapparelle o le persiane, accendere tutte le luci (la sera), tenere alzati i tendoni parasole.
  2. Far aerare gli ambienti prima delle visite, eliminare eventuali cattivi odori, deodora con candele e incensi anche durante la visita.
  3. Spegni il televisore e non mettere lo stereo ad alto volume, quando arrivano i clienti. Una  musica di sottofondo, invece, è ben gradita.
  4. In caso di bambini vivaci, è ideali portali dai nonni prima dell’arrivo dei clienti.
  5. Portare fuori per una passeggiata il vostro amico a quattro zampe (anche se piccolo), il cliente potrebbe avere paura o comunque distrarre l’attenzione durante l’appuntamento.
Pulizia e ordine
  1. Tutti i tappeti cucina, bagni, soggiorno e camere devono essere puliti.
  2. Togliere la polvere e le ragnatele da tutte le superfici in vista.
  3. Pulire i sanitari, togliere il calcare o la ruggine dai rubinetti e dal box doccia.
  4. Pulire i vetri delle finestre.
  5. Fare ordine in generale, soprattutto nelle camere dei ragazzi (che solitamente sono molto in disordine), togliere tutti i giocattoli dei bimbi piccoli (una casa con giocattoli ovunque, genera confusione alla vista e impedisce all’acquirente di concentrarsi sugli spazi utili).
  6. Tassativamente bandito lo stendino con i panni in casa, crea umidità nell’ambiente e genera senso di disordine
  7. Gettare la spazzatura, soprattutto se si trova su balconi e terrazzi.
  8. Pulire i fornelli e il lavandino della cucina (le macchie di calcare sono brutte da vedere).
  9. Pulire i balconi e i terrazzi.
  10. Nei giardini rimuovere foglie cadute, tagliare l’erba, renderli gradevoli in generale, togliere le erbacce dalle zone piastrellate.
  11. Chiudere la tavoletta del water, è più carino.
  12. Riordinare la cantina e il box (a volte sono davvero impraticabili).
Manutenzione
  1. Riparare i rubinetti che sgocciolano.
  2. Rimuovere macchie di umidità e muffe (molto spesso non sono problemi gravi, ma possono spaventare un possibile acquirente).
  3. Eliminare le crepe dalle pareti con un po’ di stucco e pittura muraria.
  4. Verniciare le ringhiere dei balconi, la ruggine è proprio brutta alla vista.
  5. Se la casa necessità un’imbiancatura, non pensare “tanto devo vendere” perché può essere limitante per la vendita.
  6. Riparare guarnizioni e maniglie di finestre e porte; sono piccolezze, ma sono fastidiose.
Metti in pratica i nostri consigli perché posso dirti che a volte non riesco a vendere alcuni immobili proprio per via di come si presentano. Ci è capitato in passato che il proprietario, non riuscendo a vendere, ha fatto subito il trasloco nel nuovo immobile e … dopo pochissimo tempo la casa è stata venduta

Perché? 

Colpa del disordine.



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venerdì 13 febbraio 2015

I requisiti per usufruire delle agevolazioni prima casa

I requisiti per usufruire delle agevolazioni prima casa



Chi acquista una casa da adibire ad abitazione principale può usufruire di agevolazioni, sempre e quando, rispetti alcuni requisiti. vediamo quali.

Dall'entrata in vigore del decreto sulle semplificazioni fiscali (decreto legislativo del 21 novembre 2014, n175) si può usufruire di agevolazioni catastali quando l'abitazione non è di categoria catastale a1 (abitazioni di tipo signorile), a8 (abitazioni in ville) o a9 ( castelli e palazzi di eminente pregio artistico e storico).

Ubicazione dell'immobile
Per poter godere delle agevolazioni l'immobile deve essere ubicato nel territorio del comune in cui l'aquirente ha o stabilisca, entro 18 mesi dall'acquisto, la propria residenza. La dichiarazione di voler stabilire nel comune suddetto la residenza deve avvenire nell'atto di acquisto. Il cambio di residenza si considera avvenuto nella data in cui l'interssato rende al comune la dichiarazione di trasferimento.
  • Nel territorio del comune dove l'acquirente svolge la propria attività (anche quella svolta senza renumerazione).
  • Se il proprietario si trasferisce all'estero per ragioni di lavoro, nel territorio del comune in cui ha sede o esercita l'attivià il soggetto da cui dipende.
  • Se l'acquirente è un cittadino italiano emigrato all'estero, nell'intero territorio nazionale purché l'immobile sia acquistato come  "prima casa" sul territorio italiano. La certificazione di residenza all'estero può essere certificata tramite l'iscrizione all'aire o da autocertificazione resa nell'atto di acquisto.
Agevolazioni prima casa forze dell'ordine
Per il personale delle forze armate e delle forze di polizia non è richiesta la condizione della residenza nel comune di ubicazione dell'immobile acquistato con le agevolazioni prima casa.

Dichiarazione per usufruire delle agevolazioni prima casa
Per richiedere i benefici fiscali, inoltre, nell'atto di acquisto il compratore deve dichiarare
  • Di non essere proprietario, esclusivo o in comunione con il coniuge, di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione, su altra casa nel territorio del comune dove si trova l'immobile oggetto dell'acquisto agevolato.
  • Di non essere titolare su tutto il territorio nazionale- neppure per quote o in comunione legale- di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o nuda proprietà, su altro immobile acquistato, anche dal coniuge, usufruendo delle agevolazioni per l'acquisto della prima casa.
Se nell'atto di compravendita, si è omesso tale dichiarazione, si può rimediare attraverso uno specifico atto integrativo, redatto secondo le formule giuridiche del precedente, in cui dichiara la sussistenza dei presupposti soggettivi e oggettivi per usufruire delle agevolazioni fiscali

Agevolazioni prima casa pertinenze    
I benefici per l'acquisto della prima casa, spettano anche nel caso di acquisto di pertinenze  (classificate o classificabili nelle categorie c/2, c/6 e c/7) dell'abitazione principale, anche nel caso in cui siano acquistate con atto separato. Le agevolazioni sono fruibili limitatamente a una pertinenza per categoria catastale e devono essere destinate in modo durevole a servizio e ornamento dell'abitazione principale.

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mercoledì 11 febbraio 2015

E' meglio comprare una casa nuova o usata? Una risposta all'eterno dilemma

E' meglio comprare una casa nuova o usata? Una risposta all'eterno dilemma

 

Chi decide di comprare un immobile spesso si trova davanti al dilemma: meglio acquistare una casa nuova o usata? Se nel primo caso, si mettono da parte per un po' i grattacapi legati all'usura, spesso il prezzo da pagare è più alto. Con un'abitazione di seconda mano, invece, si può spuntare un prezzo davvero vantaggioso, controbilanciato però da lavoretti vari, o da veri e propri interventi di ristrutturazione. Ad analizzare i pro e i contro di queste due soluzioni, e più in generale la situazione del mercato italiano, è stato la Fiaip.

Case di seconda mano
La caduta dei prezzi che ha sperimentato il mercato italiano ha riguardato in primis il mercato dell'usato. Attualmente, infatti, sulle abitazioni di seconda mano si possono spuntare dei ribassi di prezzo importanti e fare acquisti almeno in apparenza molto convenienti. gli immobili usati, soprattutto quelli d'epoca, hanno sempre un certo fascino oltre a vani molto ampi. Un punto a favore è anche la nuova tassazione sulla compravendita non bisogna però dimenticare che quando si acquista un immobile usato bisogna mettere in conto lavoretti vari, anche su ciò che in apparenza non si vede, come strutture, tubature, impianti. Sono da tenere in conto eventuali interventi di manutenzione straordinaria e l'incidenza delle spese per il riscaldamento (soprattutto per le soluzioni con soffitti alti). Gli eventuali lavori di ristrutturazione e di riqualificazione, qualora si rendano necessari, usufruiscono di agevolazioni rispettivamente del 50 e del 65%, questo si spalmate in 10 anni.

Casa di nuova costruzione
Sebbene sia difficile trovare veri e propri affari come nel caso delle abitazioni di seconda mano, anche sul nuovo i prezzi sono in ribasso e potrebbero anche in questo caso aprirsi buone occasioni di acquisto. Punto importante, è che le nuove costruzioni hanno una garanzia decennale sui difetti di edificazione (art.4 del decreto legislativo n122 del 20 giugno 2005).

Secondo la Ducale spa, società di sviluppo immobiliare del gruppo immobiliare "negli ultimi anni il settore delle costruzioni ha assistito, all'applicazione di innovative tecnologie impiantistiche. acquistando oggi una casa nuova, l’acquirente si garantisce un design architettonico contemporaneo, una razionale distribuzione degli spazi interni ed esterni, una dotazione impiantistica e costruttiva più performante sia in termini di confort abitativo che di minor costi di gestione nel medio-lungo termine"
Ma non solo. "si segnala una maggiore attenzione degli acquirenti alle parti comuni degli edifici , ristrutturando un’abitazione usata si ha certamente la possibilità di personalizzarla quanto una casa in costruzione, ma non si può incidere sull’abbellimento e sull'ammodernamento degli spazi condominiali. a milano ad esempio, sul nuovo ubicato in zone centrali, si nota interesse per la presenza di ingressi, hall, reception e locali di servizio quali wellness o fitness room, sala lettura e talvolta piscina condominiale. la luminosità e la “freschezza” progettuale di questi spazi caratterizza sempre più le nuove costruzioni".

L'analisi del mercato in italia
Ll'analisi delle compravendite ha evidenziato che nel primo semestre del 2014, l'85,7% delle compravendite ha riguardato le abitazioni usate e il 14,3% le tipologie di nuova costruzione. Nelle grandi metropoli il rapporto è di 95,3% contro il 4,1%. Nei capoluoghi di provincia la percentuale delle compravendite cha ha per oggetto un immobile usato scende al 90,8%: il nuovo sale al 9,2%; nell’hinterland delle grandi città, invece, la percentuale degli scambi che hanno per oggetto un immobile nuovo è ancora più elevata, 16,5%, l’usato scende all’83,5%.

Le abitazioni nuove sono scambiate maggiormente nell'hinterland dove negli anni del boom immobiliare sono stati fatti tanti interventi di nuova costruzione che all'epoca erano acquistati perché meno costosi rispetto ai prezzi delle grandi città. in questo momento i potenziali acquirenti prediligono, in linea di massima, le abitazioni usate ed in buono stato perché temono di inziare i lavori di ristrutturazione.

Dall'altro canto, le agevolazioni fiscali rendono più appetibili gli immobili da ristrutturare, solo però se il prezzo è particolarmente vantaggioso. una maggiore attenzione verso le nuove costruzioni e l'efficienza energetica degli immobili si registra da parte di chi acquista casa in località turistiche e anche in parte dagli stranieri che acquistano nel nostro paese.

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venerdì 6 febbraio 2015

Riforma del Catasto, le novità previste dal decreto sui criteri estimativi

Riforma del Catasto, le novità previste dal decreto sui criteri estimativi



Il prossimo 20 febbraio il Consiglio dei Ministri dovrebbe esaminare la tanto attesa riforma del catasto e varare il decreto delegato con i criteri estimativi. 
Ma cosa prevede il testo? 
Andiamo a scoprirlo...

Ad anticipare alcuni dei contenuti dello schema di decreto delegato sui criteri estimativi è il sole 24 ore. Oltre a venir confermato l'impianto generale che i dirigenti delle entrate hanno presentato nei giorni scorsi alla proprietà edilizia, alle categorie produttive e ai professionisti, ci sono delle novità. A partire dalla raccolta delle informazioni con cui alimentare le funzioni statistiche che saranno usate per calcolare i valori fiscali di case, uffici, negozi e pertinenze.

Cosa accade per le unità senza planimetria - per quanto riguarda le unità senza planimetria verrà determinata una superficie catastale convenzionale moltiplicando il numero dei vani per un parametro di conversione variabile in base alla categoria. Spetterà poi al proprietario segnalare eventuali divergenze.

Rilevazione set di caratteristiche - per ogni categoria di unità ordinaria sarà rilevato un set di caratteristiche, che potrà anche essere integrato a livello locale. L'idea è quella di affidare ai comuni il compito di rilevare tali caratteristiche, secondo piani operativi dettagliati. in caso di necessità, c'è la possibilità di coinvolgere i professionisti sulla base di convenzioni e dietro rimborso spese.

I proprietari trasmetteranno le informazioni - sarà possibile anche per i proprietari degli immobili a destinazione ordinaria trasmettere online alle entrate e ai comuni le informazioni sui propri immobili, tramite una specifica modulistica realizzata dall'agenzia delle entrate. Quest'ultima potrà inviare questionari via internet ai proprietari e agli amministratori di condominio. Si tratta di un ingresso ufficiale delle nuove tecnologie nella riforma.

Valori patrimoniali e rendite ridotte del 30% per le unità ordinarie e del 20% per quelle a destinazione speciale - la riduzione dei valori e delle rendite di una quota fissa (30% per le unità ordinarie e 20% per quelle speciali) punta ad evitare che il margine di rischio insito nelle funzioni statistiche porti alcuni proprietari ad avere valori fiscali superiori a quelli di mercato.

Possibilità di adeguare gli estimi dopo cinque anni - è prevista la possibilità di adeguare gli estimi prima della revisione decennale. per procedere a questo primo riallineamento si potrebbero utilizzare le variazioni omi su base locale per le unità ordinarie e il coefficiente deflatore del pil elaborato dall'istat su base nazionale per gli immobili speciali.

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giovedì 5 febbraio 2015

Fatevi un regalo, è il momento giusto per comprare casa



Fatevi un regalo, è il momento giusto per comprare casa



Noto ultimamente che quei clienti “acquirenti” che hanno la fortuna e l'apertura mentale di farsi prequalificare la propria redditività, poi riescono sempre a perfezionare l’acquisto della loro nuova casa.

Spesso chi vende per ricomprare, arriva in agenzia con un idea di rata simile a quella che paga con capitale molto inferiore a quello che si può prendere adesso.
Mi spiego, 3/4 anni fa con 1000 euro al mese si prendevano 170mila euro, con mutuo trentennale. Adesso con 1000 euro ce ne prendi circa 260mila a tasso variabile e 230mila a tasso fisso.

La domanda è: cosa ci compri oggi con 230mila?

Forse la casa che prima costava 300mila?!!!

Noi siamo sempre pronti e sul pezzo, chi ha mente aperta chiami un consulente del credito, ne guadagnerà in tempo e soprattutto una nuova casa.


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Riforma del catasto: problemi e tempi stretti, cresce la necessità di una proroga

Riforma del catasto: problemi e tempi stretti, cresce la necessità di una proroga



Si è parlato di un nuovo catasto sempre più vicino, ma adesso qualche nuvola sembra oscurare il cielo sereno che si intravedeva all'orizzonte. Ricordiamo che la riforma è contenuta nella legge sulla delega fiscale e che il prossimo 20 febbraio il consiglio dei ministri dovrebbe approvare la prima bozza dei numerosi decreti legislativi, tra cui quello relativo ai criteri estimativi. Il problema, però, è che i tempi appaiono troppo stretti. Non sembrano, infatti, materialmente possibili i due passaggi tra governo e commissioni parlamentari nei pochi giorni compresi tra il 20 febbraio e il 26 marzo, data in cui scade la delega fiscale. In questo quadro la necessità di una proroga si fa sempre più impellente. in alternativa si potrebbe sfruttare la mini bicamerale.

Come evidenziato dal sole 24 ore, lo scorso anno è stata costituita la mini bicamerale informale con l'obiettivo di fare da filtro prima che le bozze dei decreti legislativi vengano ufficializzati e inizi la discussione alle commissioni parlamentari. Il compito della mini bicamerale è segnalare al governo le parti irrecevibili dei decreti legislativi consentendo l'accelerazione della discussione ufficiale, ma sulla sua attivazione l'esecutivo sembra tentennare.

In questo contesto il problema dei due passaggi tra governo e commissioni parlamentari tra il 20 febbraio e il 26 marzo si fa sempre più grande. Sono due le possibili alternative: le commissioni potrebbero procedere a un'approvazione lampo finale del testo varato dal governo, che potrebbe tenere conto solo in piccola parte delle osservazioni, oppure l'esecutivo potrebbe decidere per una proroga, in merito alla quale però è necessario tener presente il termine di fine marzo per la verifica che l'unione europea ha promesso sull'attuazione delle riforme sul lavoro e sul fisco.

Daniele Capezzone, presidente della commissione finanze della camera e copresidente della mini bicamerale, ha spiegato che "è impensabile che la riforma del catasto venga fatta con i valori presunti o peggio ancora senza garantire l'invarianza di gettito a livello comunale: qui siamo fuori dalla delega. Quindi l'oppozione a un testo del genere sarebbe scontata".

Ecco, dunque, che entra in gioco la mini bicamerale. Trasmettere immediatamente i testi alla mini bicamerale, in modo da avviare un confronto serrato sulla base dell'accettazione dei limiti e del dettato della delega, potrebbe essere la soluzione al problema. Ma, in questo senso, non si vede alcun segnale.

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mercoledì 4 febbraio 2015

Nel nuovo paniere Istat fanno il debutto le spese per il calcolo delle imposte sulla casa

Tasi anche nell'inflazione: nel nuovo paniere Istat fanno il debutto le spese per il calcolo delle imposte sulla casa

 
E' uno strumento completamente rinnovato quello che fa il suo debutto nel 2015. Il nuovo paniere per il calcolo dell'inflazione accoglie prodotti nuovi che fotografano il cambio di abitudini degli italiani. Quest'anno non potevano mancare anche le spese per il calcolo dell'imposta più odiata (e complicata) la tasi, insieme alle tradizionali spese per i mobili e più in generale per la casa.

Le spese per il caf sostenute per calcolare la nuova imposta sui servizi indivisibili fanno il loro ingresso in un paniere dove una sempre maggiore importanza viene attribuita alla casa. Nel 2105, nel paniere composto da 1441 prodotti, aumenta il peso delle spese per l'abitazione, acqua e l'elettricità. Diminuisce invece il peso dei mobili e degli articoli e i servizi per la casa.

Tra le novità di quest'anno oltre alla tasi, fanno il loro debutto le spese per l'acquisto dei prodotti senza glutine, le birre analcoliche, car sharing, bevande al distributore automatico e il caffè ginseng. escono invece il registratore dvd, il navigagore, l'impianto hi-fi e i corsi di informatica.
 
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martedì 3 febbraio 2015

Quale è il trattamento fiscale del contratto preliminare di compravendita o compromesso

Quale è il trattamento fiscale del contratto preliminare di compravendita o compromesso



Il contratto preliminare o compromesso è un accordo tra venditore e compratore con il quale i due si obbligano reciprocamente a stipulare un successivo e definitivo contratto di compravendita. ma vediamo a quale trattamento fiscale è soggetto il preliminare di compravendita.

Imposte sulla registrazione
Il contratto preliminare di compravendita deve essere registrato entro venti giorni dalla sottoscrizione. per la registrazione sono dovute:
  • l'imposta di registro di 200 euro, indipendente dal prezzo di compravendita
  • l'imposta di bollo, pari a 16 euro ogni 4 facciat
Se il preliminare è stipulato con atto notarile, la registrazione viene eseguita dal notaio entro trenta giorni
quando il contratto prevede un pagamento, è dovuta l'imposta di registro
  • 0,50% sulle somme previste a titolo di caparra confirmatoria
  • 3% delle somme previste a titolo di acconto sul prezzo di vendita
In questi casi, dall'imposta dovuta per la registrazione del contratto definitivo sarà poi detratta quella pagata dal preliminare

Trattamento fiscale del contratto preliminare di compravenditaI
Il trattamento fiscale del preliminare sarà differente a seconda che preveda il versamento di una somma a titolo di acconto o di caparra confirmatoria. Il versamento di un acconto, rappresentando l'anticipazione del corrispettivo pattuito, va fatturato con addebito dell'imposta. In questo caso, l'imposta di registro sarà dovuta in misura fissa (200 euro). La caparra confirmatoria, anche se prevista da un'apposita clausola contrattuale, non costituisce, invece, il corrispettivo di una prestazione di servizi o di una cessione di beni. la stessa non è, quindi, soggetta a iva e andrà pagata l'imposta di registro proporzionale.
 
 
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lunedì 2 febbraio 2015

Fondo garanzia prima casa, pubblicato l'elenco delle banche aderenti

Fondo garanzia prima casa, pubblicato l'elenco delle banche aderenti (scarica pdf)



E' stato pubblicato sui siti di Abi e Consap l'elenco delle prime 68 banche aderenti al fondo di garanzia per l'acquisto e la ristrutturazione della prima casa. diventa così pienamente operativo uno strumento istituito con la legge di stabilità del 2014 e che nelle intenzioni del legislatore dovrebbe aiutare a rimettere in moto il mercato del credito e il mercato immobiliare in concreto.

Fondo di garanzia prima casa. Istituito con il comma 48 dell'articolo della legge di stabilità, il fondo mette a disposizione 200milioni di euro per ogni anno dal 2014 al 2016 (più 50milioni rimanenti del fondo per le giovani coppie) come garanzia per le banche per la concessione di mutui per l'acquisto o la ristrutturazione della prima casa. Il mutuo per cui si chiede la garanzia non può essere utilizzato per acquistare un'abitazione di lusso (escluse quindi le categorie catastali a1, a8, a9). La garanzia può coprire fino ad un massimo del 50% del capitale mutuato (tetto sono 250mila euro).

Fondo di garanzia prima casa come funziona. La domanda di accesso va presentata all'istituto di credito o all'intermediario finanziario al quale si chiede la conessione del finanziamento, utilizzando un'apposito modulo. La banca decide di concedere o meno il finanziamento sula base di autonome valutazioni del merito del credito dei singoli clienti. I tassi di interesse sono quelli di mercato negoziati tra banca e mutuatario.

Il fondo di garanzia per è rivolto principalmente alle giovani coppie, ai nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, ai conduttori di alloggi di proprietà degli istituti autonomi per le case popolari e ai giovani di età inferiore ai trentacinque anni titolari di un rapporto di lavoro atipico.

Fondo di garanzia prima casa banche aderent. La prima lista dei 68 istituti aderenti al fondo- disponibile sui siti di Abi e Consap comprende principalmente casse rurali e banche di credito cooperativo, con una scarsa presenza delle banche locali del sud, tra le grandi banche nazionali è presente Unicredit. La gran parte degli istituti ha previsto una qualche forma di tutela in caso di difficoltà nel pagamento della rate.

scarica l'elenco delle banche aderenti
 
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