lunedì 19 gennaio 2015

Remissione in bonis per la cedolare secca, cos'è e come funziona



Remissione in bonis per la cedolare secca, cos'è e come funziona



Molto spesso il contribuente che vuole accedere a delle agevolazioni fiscali deve presentare una comunicazione preventiva o eseguire un adempimento di natura formale. Se ciò non avviene, però, il fisco concedere l'opportunità di non perdere tale beneficio, realizzando gli adempimenti corrispondenti entro la prima dichiarazione dei redditi utili. Si tratta della cosiddetta "remissione in bonis" che può essere fruita anche in relazione alla mancata scelta del regime fiscale della cedolare secca.

come funziona la remissione in bonis
Per usufruire della remissione in bonis è necessario innanzitutto:

- che non siano stati avviati da parte dell'amministrazione finanziaria competente gli opportuni accertamenti;

- che il contribuente alla data originaria di scadenza del termine normativamente previsto per la trasmissione della comunicazione o per l'assolvimento dell'adempimento di natura formale, abbia i requisiti sostanziali prescritti dalle norme di riferimento;

- la comunicazione o l'adempimento "mancanti" vanno fatti entro la data di presentazione della prima dichiarazione dei redditi (modello unico) il cui termine scade successivamente a quello previsto per effettuare la comunicazione o eseguire l'adempimento. inoltre contestualmente alla presentazione tardiva è necessario presentare la sanzione di 258 euro con f24 (codice tributo 8114), senza possibilità di compensare con crediti eventualmente disponibili.

remissione in bonis e cedolare secca
Anche la tardiva presentazione del modello rli per la cedolare secca può considerarsi un caso di remissione in bonis, sempre e quando la presentazione del modello non sia configurabile come un "mero ripensamento".

non può essere ammesso a fruire della sanatoria
- chi ha effettuato il versamento dell'imposta di registro (anche se in un'unica soluzione) prima di esercitare l'opzione per il regime della cedolare secca. Il pagamento dell'imposta di registro è indice di un comportamento non coerente con la volontà di optare per il regime della cedolare secca che, non presuppone il versamento del tributo;

- non si può beneficiare della remissione in bonis nei casi in cui il contribuente che paghi annualmente l'imposta di registro abbia già versato, nei termini previsti, il tributo annuale sull'ammontare del canone

la remissione in bonis si può applicare invece:
- contratto di locazione quadriennale con efficacia dal 1º gennaio 2014 al 31 dicembre 2017, stipulato il 1º gennaio 2014, registrato nei termini il 15 gennaio 2014, senza optare per la cedolare secca, con il versamento dell'imposta di registro dovuta per la sola prima annualità;

- successivo modello rli presentato il 15 febbraio 2015, per scegliere la cedolare sebbene l'opzione non produrrebbe effetti per il 2015, ma solo per il 2016, è possibile avvalersi della remissione in bonis e ottenere la decorrenza dal 2015 (evitando la sanzione per omesso/tardivo versamento dell'imposta di registro), considerando che, fermo restando il rispetto delle altre condizioni necessarie per accedere al regime, l'imposta di registro annuale non è stata pagata.

remissione in bonis codice tributo
la remissione in bonis non può essere effettuata entro il termine di presentazione della prima dichiarazione dei redditi utili, successiva alla scadenza del termine ordinario. per il suo perfezionamento occorre versare 258 euro, con il modello f24, utilizzando il codice tributo 8114.

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Marco Ricchi
Servizi Immobiliari Gatto S.r.l.
Latina, Via Priverno 12
0773487279

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